Calcio&Finanza: cosa sta succedendo all’Inter?
Nell’ultimo periodo, tramite articoli delle principali testate giornalistiche sportive e trasmissioni calcistiche, si sta assistendo a molteplici vicissitudini legate al mondo Inter, con annessi riferimenti a numeri e concetti tecnici a volte di difficile comprensione per i non addetti ai lavori.
Si parla di 800 milioni di euro di indebitamento dell’Inter e, allo stesso tempo, della restituzione di un debito di 375 milioni di euro ad Oaktree. Cerchiamo, allora, di capire quanti e quali sono i principali attori della vicenda e, soprattutto, quali sono le dinamiche veramente determinanti per il destino della proprietà dei neocampioni di Italia.
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Assetto societario e situazione finanziaria
Il presidente dell’Inter è Steven Zhang, che attraverso la holding (società controllante) Grand Tower del Gruppo di famiglia Suning detiene il 68,55% delle azioni della società F.C. Internazionale Milano S.p.A. (in prosieguo, anche semplicemente “Inter”).
La società Grand Tower è detenuta per il 69% da Great Horizon e, per il restante 31%, da International Sport Capital, entrambe holding di proprietà del Gruppo Suning.
Prima di Steven Zhang, Eric Thohir deteneva il controllo dell’Inter attraverso proprio Great Horizon.
In sostanza, il gruppo Suning, dopo l’era Moratti, ha sempre detenuto la proprietà dell’Inter; tuttavia, la società attraverso cui viene esercitato il controllo, con i relativi uomini di riferimento, è semplicemente cambiata da Great Horizon a Grand Tower, nuova società di diritto lussemburghese costituita ad hoc per controllare l’Inter.
L’FC Internazionale Milano, a sua volta, controlla la società Inter Media, che si occupa dei diritti TV, ed altre società, tra cui Inter Futura, che gestiscono attività quali ad esempio gli Inter campus in tutto il mondo finalizzati alla crescita del marchio Inter.
Quindi ricapitolando:
- Gruppo Suning della famiglia Zhang detiene al 100% le società Great Horizon e International Sport;
- Great Horizon (per il 69%) e International Sport (per il 31%) possiedono la holding Grand Tower;
- Grand Tower nella persona di Steven Zhang controlla l’F.C. Internazionale Milano;
- La società FC Internazionale Milano detiene la società Inter Media e altre.
Debito e rapporti con i creditori
Come detto in precedenza, quindi, bisogna distinguere la situazione della holding Grand Tower, che controlla l’Inter, e la società operativa F.C. Internazionale Milano, di cui fanno parte Inter Media e le altre.
Infatti:
- la società Inter Media, che si occupa della gestione dei diritti TV, ha ottenuto un prestito di 415 milioni di euro su cui paga il 6,75% annuo di interessi e da restituire entro il 2027;
- la holding Grand Tower ha ottenuto da Oaktree Capital un prestito di 275 milioni di euro su cui paga il 12% di interessi annui e che deve restituire entro martedì, per un importo complessivo di 386 milioni di euro tra capitale e interessi accumulati.
La domanda, a questo punto, sorge spontanea: perché Inter Media, considerata, tra l’altro, più affidabile anche della FC Internazionale Milano S.p.A., dal momento che quest’ultima perde circa 81 milioni di euro all’anno, paga interessi molto più bassi di quelli che paga la società che, indirettamente, la controlla Grand Tower?
La risposta è meno scontata di quanto si pensi: Inter Media, come da accordi relativi al finanziamento ricevuto, può distribuire denaro alla FC Internazionale Milano ed alle altre società del mondo Inter solo una volta pagati periodicamente gli interessi sul debito tramite l’incasso dei diritti TV, risultando, quindi, un debitore più affidabile di Grand Tower agli occhi dei creditori.
Ma quindi, chi è Oaktree Capital, potenziale nuovo proprietario dell’Inter? Trattasi di un fondo di investimento americano, leader nel mondo delle operazioni su mercati non quotati.
I soldi ottenuti da Oaktree sono stati utilizzati da Zhang per effettuare aumenti di capitale nella società operativa FC Internazionale Milano, a copertura delle perdite generate dalle campagne acquisti e dagli stipendi dei giocatori. Oaktree ha un pegno sulle azioni dell’FC Internazionale Milano che Zhang detiene, per cui se Zhang non restituirà i 386 milioni entro martedì, le azioni da lui detenute e quindi il controllo dell’Inter passeranno ad Oaktree che potrà anche vendere l’Inter a terzi.
Possibili scenari
Lo scenario immaginato da Zhang era volto al raggiungimento di un accordo per un nuovo prestito erogato a Grand Tower da PIMCO, casa di investimento americana tra le più importanti al mondo, per un importo pari a 400 milioni di euro. Questo accordo, però, pare sia saltato e la motivazione potrebbe risiedere nel fatto che gli interessi che Zhang sarebbe stato disposto a pagare erano gli stessi pagati ad Oaktree (12% annuo). Considerando le condizioni attuali di mercato, con i tassi di interesse aumentati rispetto a quando Grand Tower ha ottenuto il finanziamento da Oaktree nel 2021, è evidente che PIMCO ne sarebbe risultata svantaggiata.
Sorge, a questo punto, un ulteriore interrogativo: perché Zhang e il Gruppo Suning non utilizzano il loro denaro per ripagare i debiti? Innanzitutto, perché il governo cinese ha introdotto una serie di misure restrittive per gli investimenti in società calcistiche estere e, in secundis, poiché il Gruppo Suning, a causa della crisi generata dalla pandemia Covid, è attualmente in forte difficoltà nella generazione di profitto e non distribuisce più dividendi da circa 5 anni.
Quindi, anche se Zhang ottenesse un nuovo prestito, comunque dovrebbe cercare di vendere l’Inter per riuscire a ripagarlo, considerata anche la suddetta difficoltà di portare nuovi soldi dalla Cina all’FC Internazionale Milano.
In sostanza, è importante capire che:
- l’Inter non è a rischio fallimento, poichè il debito da restituire non è dell’FC Internazionale Milano(Inter) ma di Zhang, precisamente di Grand Tower;
- Oaktree Capital non si sta comportando in modo scorretto, ma sta semplicemente facendo il proprio lavoro facendo valere i propri diritti, come risulta dai contratti di finanziamento;
- se Oaktree Capital dovesse divenire il nuovo proprietario dell’Inter, almeno per il primo anno è improbabile immaginare una rivoluzione all’interno del management (Marotta, Ausilio, Antonello…), soprattutto in ragione degli ottimi risultati raggiunti, anche dal punto di vista finanziario, caratterizzati da una riduzione significativa delle perdite dell’Inter, anche con il contributo degli introiti derivanti dai vari risultati ottenuti sul campo.
- non è da escludere, tuttavia, un ridimensionamento della campagna acquisti, nonchè una nuova impostazione di business da parte di Oaktree Capital.
Cosa succederà ai neocampioni d’Italia? Lo scopriremo martedì.